Credo che il Governo Renzi stia operando meglio di tanti altri precedenti governi sia sul tema della sicurezza stradale sia su alcune questioni riguardanti il comportamento anche delle istituzioni. Come dice Lei, Carlo, sarebbe già tanto se il Parlamento approvasse anche solo una piccola parte di quello che sta bollendo in pentola. La proposta di legge sull’omicidio stradale, avallata dal Presidente del Consiglio e già approvata dalla Camera dei deputati, se sarà approvata anche dal Senato in seconda lettura nel testo modificato dalla Camera, costituirà un notevole deterrente per i troppi sconsiderati che quando si mettono al volante pensano soltanto a soddisfare bassi istinti “adrenalinici” senza tener conto dei notevolissimi rischi che fanno correre agli altri utenti della strada. Sulla questione “limiti di velocità” sono perfettamente d’accordo sul fatto che gli organi competenti (Anas, Stato, Regioni, Comuni ecc.) debbano per prima cosa indicare limiti ragionevoli e non assurdi, come capita spesso di vedere: anche perché, oltre all’impossibilità materiale di poterli rispettare, danno il perverso alibi a molti sconsiderati di non rispettare anche quei limiti sacrosanti che viceversa tutelano la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Parlo dei limiti “canonici” di 50 km/h nei centri abitati e dei 90 o 110 km/h sulle extraurbane secondarie e principali, oltre ovviamente al limite autostradale di 130 km/h, che è il massimo limite ammesso da tutti i Paesi del mondo (non mi sembra che esistano limiti superiori…). Le multe pertanto sono più che legittime per chi trasgredisce il Codice e la severità deve essere proporzionale all’infrazione commessa: fra le peggiori infrazioni il passaggio col rosso o mentre si stanno abbassando le sbarre ad un passaggio a livello, il sorpasso di veicoli in colonna (mentre magari sono fermi per far attraversare un pedone…), il sorpasso in prossimità di incroci o di curve o in condizioni di scarsa visibilità ecc. La sicurezza stradale si ottiene però anche col comportamento responsabile delle istituzioni: pertanto auspico un maggior controllo anche sui Comuni che non reinvestono almeno la metà dei proventi raccolti con le multe nell’asfaltatura “corretta” delle strade, nel miglioramento della segnaletica verticale e orizzontale e in opere di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della sicurezza stradale: ad esempio nelle scuole spesso i comandi di polizia locale tengono lezioni su molte problematiche attinenti alla sicurezza stradale, ma potrebbero essere organizzati pure corsi gratuiti, finanziati interamente dai Comuni, sugli stessi argomenti rivolti all’intera cittadinanza.
Credo che tutti dovremmo avere più a cuore il tema della sicurezza stradale, così come sentiamo l’esigenza di una maggiore sicurezza relativamente al lavoro, all’informazione sulle condizioni meteorologiche per una maggiore protezione civile nei confronti delle calamità naturali, ecc. Anche una sola vita risparmiata è un grandissimo traguardo raggiunto e non comporta spesso alcun sacrificio o rinuncia per conseguirlo.
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Di: salvo127
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